Fondo Europeo
Repubblica Italiana
Regione Puglia

P.S.R. PUGLIA 2014-2020, Misura 16 – Sottomisura 16.3 – Operazione 16.3.2, Creazione nuove forme di cooperazione per sviluppo e/o commercializzazione servizi turistici – Progetto “FOREST FOR FOOD” – CUP: B88G20000570009

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Perché innamorarsi dei Monti Dauni

I Monti Dauni sono sicuramente il polmone più importante del territorio pugliese per la sua biodiversità.

I boschi rappresentano un must dei Monti Dauni per la loro estensione e varietà. Qui, immersi nella natura, si torna ad apprezzare il silenzio ed il contatto con se stessi, lontani dal traffico e dal vocio della gente.

A nord, nei dintorni di Casalnuovo Monterotaro, nei pressi del Fortore, c’è il Bosco di Dragonara, con i suoi grandi pioppi bianchi e i salici. Poco distante sorge l’Oasi Lipu di Colle Bellino, una zona parecchio apprezzata per chi pratica il “birdwatching” (osservazione degli uccelli). Spostandoci invece verso sud troviamo la superficie boschiva più estesa dei Monti Dauni, che ruota attorno al Monte Sambuco. Qui nel mese di Maggio giungono da Motta Montecorvino numerosi fedeli con carri addobbati, per svolgere una suggestiva celebrazione nel bosco.

A Pietramontecorvino è molto particolare e merita di essere visto il Bosco Celle, dove il microclima creato dal bosco e dalle acque sorgive ha favorito l’insediamento di tantissime specie animali. Un altro itinerario ideale per gli amanti del trekking è quello che dal Piano del Sorbo (Celenza Valfortore) giunge sino alla Fontana Cazzarelli, passando per il Casone Iamele. Il Bosco San Cristoforo, attrezzato per il turismo escursionistico, è invece raggiungibile da San Marco La Catola.

Ad Alberona si consiglia un’escursione lungo i sentieri del Bosco Tuoro e per i più piccoli la visita all’area faunistica dedicata al cinghiale. Una delle mete più attrezzate e affascinanti per chi pratica escursionismo nei boschi è costituita dal trittico Lago Pescara-Monte Cornacchia-Bosco della Cerasa, in prossimità di Biccari. Il Monte Cornacchia, con i suoi 1152 metri d’altezza, è la cima più elevata della Puglia.

Rosa canina

La Flora dei Monti Dauni

Oltre ad alberi come il leccio, la roverella, il faggio, sui Monti Dauni si trovano anche esemplari minori di flora come le primule, i bucaneve, l’anemone, la calendula, il narciso, la ginestra, il biancospino e la rosa canina.

Tra gli arbusti spiccano invece la marruca, l’agrifoglio, l’albero di Giuda, la sanguinella, il prugnolo selvatico, il caprifoglio.

Notevole la presenza di vischio e pungitopo, facilmente individuabili in inverno.

Un discorso a parte meritano le orchidee selvatiche, che sono molto diffuse sia nei boschi, che nelle praterie: dalla maestosa orchidea purpurea a quella italica, passando per la romantica orchidea italica e la piccola ophrys.

La Fauna dei Monti Dauni

I Monti Dauni presentano uno dei tassi di biodiversità più alti del Sud Italia: sono infatti continui gli avvistamenti di specie animali o di tracce della presenza degli stessi: dalle orme alle borre dei mammiferi, fino ai piumaggi degli uccelli.

Uno dei protagonisti di questi boschi è il Lupo appenninico, ma è possibile avvistare molti altri mammiferi, come i cinghiali, le volpi, le lepri, le faine, le puzzole, i ricci, i ghiri, i moscardini, la donnole, i gatti selvatici, gli istrici e anche i caprioli.

Ci sono rapaci sia diurni che notturni: gheppi, falchi pellegrini, nibbi bruni e reali, barbagianni, allocchi, assioli, civette, gufi comuni.

Attività Outdoor
sui Monti Dauni

Il territorio dei Monti Dauni si presta per lo svolgimento di attività e discipline sportive. Ci sono infatti numerosi sentieri percorribili sia piedi che a cavallo, o anche con la mountain bike.

Le escursioni possono essere effettuate in modo autonomo, oppure accompagnati da guide esperte.

Per i più piccoli vi è la possibilità di seguire gli interessanti laboratori di educazione ambientale che spesso vengono organizzati appositamente nei boschi o lungo i corsi d’acqua.

Gli sportivi possono scegliere tra varie discipline, come l’orienteering (Alberona, Roseto Valfortore) o il tiro con l’arco (Biccari, Orsara di Puglia).

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